Visto da valle il promontorio del Circeo sembra un luogo fatato e, in fin dei conti, accogliente. Se questo é vero per le sue coste rocciose e per le spiagge, non altrettanto può dirsi dei suoi pendii, specie se si sceglie come destinazione il picco di Circe, ad oltre 500 metri di quota.
L’ascesa da Torre Paola é impervia e ripida, ma allo stesso tempo, una volta superata la foresta iniziale, offre panorami mozzafiato sulla costa a strapiombo sul mare.
Per il ritorno sono due le strade possibili: la ripidissima “Direttissima”, un sentiero tra i lecci che offrono uno scomodo ma utile e necessario appiglio per evitare di arrivare a valle rotolando (letteralmente) giù per il promontorio, e la suggestiva (ma lunghissima) via del crinale, che si snoda lungo il promontorio e si conclude al piazzale delle “crocette”, in prossimità delle mura ciclopiche.
Qualsiasi sia il percorso che sceglierete, assicuratevi di utilizzare scarpe da trekking e abbigliamento idoneo; evitate le ore più calde della giornata già dalla primavera e portate con voi sufficienti riserve di acqua e, nel caso scegliate la via del crinale, anche fonti di zucchero e qualche barretta energenica nel caso il percorso fosse più impervio delle vostre attese e richiedesse più tempo del previsto.
In ogni caso, soprattutto se siete alle prime esperienze, affidatevi ad una guida. Questo non é una esperienza per principianti e buona parte del percorso non é coperto da segnale dati o telefonico e potreste non essere in grado di chiedere aiuto, nel malaugurato caso vi perdeste o foste troppo stanchi per proseguire.
Potete consultare wikiloc per le mappe: qui trovate i due percorsi da Torre Paola mentre il percorso del crinale é illustrato in questa pagina.
Rispetto per la natura, sempre!