Con il suo vasto e variegato territorio, il Parco Nazionale del Circeo ha molto da offrire non solo agli amanti della natura. Storia, archeologia, educazione, turismo, sport, enogastronomia: sono davvero tanti i modi per vivere il parco.
Le Dune –
In estate la fascia costiera è frequentata da migliaia di turisti per le ampie spiagge e lo splendido mare, ma in primavera il momento in cui la Duna ci mostra il suo lato più spettacolare: la fioritura rigogliosa lo trasforma in un mosaico multicolore in cui il giallo delle leguminose e il rosa del silene brillano e ti inebriano con i loro profumi. In qualsiasi periodo dell’anno, tuttavia, la duna è il luogo ideale per incontri emozionanti con la fauna che popola la zona costiera.
La Foresta –
Quella che oggi è conosciuta come Selva di Circe è uno dei pochi esempi meglio conservati e più vasti di foresta di pianura esistente in Italia. Si estende per circa 3.300 ettari e conserva molte peculiarità della Selva di Terracina, l’antica foresta costiera che, prima della bonifica degli anni ’30, occupava oltre 11.000 ettari. Nella Foresta del Parco Nazionale del Circeo ci sono tre aree dichiarate Riserva Naturale Integrale: la Piscina delle Bagnature, la Piscina della Gattuccia e la Lestra della Coscia. La foresta può essere visitata tutto l’anno, attraverso una fitta rete di percorsi, sia pedonali che ciclabili.
Il Promontorio del Circeo –
Ovunque ti trovi nella Pianura Pontina e in qualunque direzione tu stia andando, il tuo sguardo verrà guidato dal Promontorio del Circeo, un rilievo calcareo alto 541 m, l’icona stessa del parco, con un profilo che ha sempre innescato l’immaginazione umana, creando nei secoli leggende che la vedono dimora di divinità, maghe ed eroi. Il Promontorio è l’elemento paesaggistico più caratteristico dell’intera area pontina.
Le Zone Umide –
Vicino e parallelo alla Duna Litoranea, vi è un ambiente umido e lagunare costituito da quattro laghi costieri successivi – Lago Sabaudia o di Paola, Lago Caprolace, Lago Monaci e Lago Fogliano – e dalle zone umide, allagati stagionalmente.
I laghi e le zone umide circostanti costituiscono il più importante ecosistema paludoso in Italia e formano un complesso territoriale dichiarato “Zona umida di interesse internazionale” ai sensi della Convenzione di Ramsar (Iran 1971) La posizione del Parco in un’area geografica coincidente con le principali rotte migratorie, infatti, lo rende particolarmente adatto alla sosta di molte specie di uccelli.
Le lagune salmastre e le aree stagionalmente paludose di acqua dolce del Parco Nazionale del Circeo offrono, infatti, un ambiente particolarmente adatto alle diverse esigenze di sosta, svernamento o nidificazione di numerose specie di uccelli migratori. Esistono oltre 260 specie di uccelli acquatici, che popolano i laghi e i laghi del Parco in primavera e in autunno. Basta un binocolo e un buon manuale per sperimentare avvistamenti rari ed emozionanti.
L’isola di Zannone –
L’isola di Zannone fa parte dell’Arcipelago delle Isole Pontine, con Ventotene, Ponza, Palmarola, Santo Stefano e Gavi. È il più settentrionale di tutti e solo il terzo all’ultimo per estensione (103 ettari, pari a circa 0,9 km²).
Zannone è l’unica tra le isole Ponziane ad essere costituita non solo da rocce vulcaniche, ma anche da rocce metamorfiche e sedimentarie risalenti a oltre 200 milioni di anni fa.
Grazie alla sua notevole importanza naturale, nel 1979 entrò a far parte del Parco Nazionale del Circeo, diventando geograficamente la sua appendice insulare.
Sebbene piccola, Zannone ha, infatti, interessanti caratteristiche floristiche, conservate nel corso dei secoli, grazie alla bassissima presenza umana.