Una tradizione ancora viva tra i discendenti degli emigranti del nord che popolarono le “terre redente” dell’Agro Pontino é quella dei doni da far trovare ai bambini il 13 dicembre, giorno in cui si festeggia Santa Lucia.
La tradizione dei doni é nata nel solco di quelle di San Nicola, Befana e Gesù Bambino e si é consolidata negli anni 30. Non é un caso, quindi, che proprio i coloni che abbandonarono in quegli anni la loro terra, l’abbiano mantenuta viva fino ad oggi.
Originariamente l’attesa dei doni era preceduta da piccole processioni di giovani che percorrevano le strade suonando un campanello da messa, richiamando i piccoli al loro dovere di andare subito a letto, per evitare che la santa li vedesse e li accecasse gettando cenere nei loro occhi. Prima di andare a dormire, i bambini preparavano del cibo per ringraziare la Santa, solitamente delle arance, dei biscotti, caffè, mezzo bicchiere di vino rosso e del fieno per l’asino che trasportava i doni.

Un’immagine moderna di Santa Lucia
Nella nostra storia familiare il giorno di Santa Lucia era quello in cui si acquistava il primo panettone, che veniva portato in dono alla piccola di casa, Lucia, nata nel 1933. La data però é anche legata al triste ricordo della morte, per ictus, del padre Gino Superti, avvenuta nel 1952.
Ciò nonostante, la tradizione ancora oggi viene mantenuta viva in casa, dove viene imbandita una tavola per far accomodare Santa Lucia nella speranza che, come ogni anno, lasci dolci, caramelle, calze di lana e qualche piccolo regalo.
La data del 13 dicembre segnava anche l’inizio dei preparativi per le feste natalizie: per questo da domani e fino a Natale aggiorneremo il blog per parlarvi dei piatti della tradizione cremonese che potete ancora gustare,su prenotazione, presso il nostro Ristorante.